Regaliamo nuova vita, razionalità, ordine ed energia al salone.
Il Salone è il nostro tempio, nel quale lavoriamo, creiamo bellezza, generiamo empatia e accogliamo i nostri amati clienti. È un luogo che necessita di ordine ed organizzazione razionale per poterci stimolare e per aiutare la nostra creatività, ora dopo ora, giorno dopo giorno.
Quali tipologie di “trasformazioni” potrebbero subire nel tempo i nostri amati spazi di lavoro?
A volte potrebbe succedere diventi una specie di “SALONE-MAGAZZINO/DEPOSITO” dove, nel tempo, vengono accumulati vari generi di prodotti, strumenti di lavoro, espositori, immagini, giornali, ecc. Il salone potrebbe così perdere la sua identità originale generando confusione in chi vi lavora e in chi, come cliente, lo frequenta, e non essendo più in grado di stimolare quei processi di coinvolgimento, proposta e marketing vincenti.
Diversamente, il salone potrebbe diventare un “SALONE-MUSEO” dove l’ambiente e l’atmosfera troppo raccontano del passato e poco del presente e del futuro. Un luogo dove nulla si muove: espositori sono sempre nello stesso posto, le vetrine sono sempre uguali, d’estate come d’inverno, e i poster mostrano più che altro i segni del tempo. Anche questa situazione di sicuro non può stimolare il salone ad avere molta energia in tutti i sensi.
Infine ci si potrebbe trovare in un “SALONE-SALA- OPERATORIA” nel quale tutto è quasi asettico, super minimal, sin troppo ordinato e rigido e si vive quasi con “la paura” di mettere qualcosa in disordine senza regalare attimi di relax e stimoli a chi lo frequenta.
Nel mio libro di prossima uscita intitolato “Dai bigodini al tablet” ho ideato ed inserito una specie di “gioco” e stilato una lista con alcuni consigli su come cercare di migliorare efficacemente il proprio salone. Il primo consiglio è quello di vivere,curare e trattare il proprio salone come se fosse l’ambiente di casa.
Cerchiamo anche di considerare il salone come un primo ed fondamentale biglietto da visita, che parla di chi siamo, di cosa facciamo e, soprattutto, di come lo facciamo. È il primo “prodotto” ad entrare in contatto con i sensi del cliente e determinerà fortemente il giudizio complessivo sul nostro lavoro.
Quindi, esagerando un po’, proviamo ad essere sempre ossessionati dalle “piccole cose”:
- la pulizia in generale (vetrine, spazi interni, attrezzature, espositori, prodotti, specchi, ecc.);
- lo stile del salone (musica, accessori, divise, profumo, organizzazione degli spazi, ecc.);
- comunicazione e marketing (prezzi, menù servizi, un’esperienza unica ed indimenticabile esposizione prodotti, proposte commerciali, poster, ecc.).
… e potremmo continuare all’infinito con questo elenco!
FACCIAMO UN SALON-RESET
Tempo necessario in tutto: 30 minuti
Partendo dal presupposto che ogni cosa sia sempre – 10 minuti per creare la lista migliorabile, e con questo “nuovo sguardo”, stilate – 20 minuti di discussione e scelta delle 10 priorità ora una lista di 10 dettagli da poter migliorare.
Immaginiamo, insieme al nostro staff, di fare un vero e proprio “RESET” del nostro abituale punto di vista nei confronti del salone e dei servizi.