Spunti, suggerimenti, riflessioni per dare nuovo slancio al proprio salone
È un periodo certamente difficile quello che stiamo vivendo, un’epoca che umanamente e professionalmente ci mette a dura prova e rende assolutamente primaria la necessità di crescere e di rinnovarci. Quali saranno allora i passi fondamentali per affrontare al meglio il presente ed il futuro? Dal bisogno di dare una qualche risposta a questa domanda è nato il mio libro-manuale “Dai bigodini ai tablet”: un insieme di idee, studi, esperienze, test e visioni per affrontare quel difficile percorso che è la strada dell’eccellenza.
Per fronteggiare le sfide presenti e future fondamentale è soprattutto trovare gli stimoli giusti, capaci di mantenere alto il nostro livello di energia e positività. Ma come si fa a rimanere costantemente carichi di energia?
La mia risposta è semplice: giocando! Ma giocando seriamente! Che cosa significa? Basta osservare ed imitare i bambini, i nostri figli: fintanto che giocano sembrano avere energie inesauribili. Poi magari “crollano” tutto d’un colpo, si ricaricano, dopodiché via che si riparte! Noi parrucchieri siamo molti bravi a utilizzare la creatività a fini stilistici ed artistici (anche se spesso senza costanza e metodo); perché allora non veicolarla anche verso il marketing, le proposte dei servizi, la rivendita o per risolvere i piccoli e grandi problemi quotidiani del salone?
Per ottenere buoni risultati, in abbinamento al gioco, servono però anche regole precise e tanta disciplina. Ripensiamo ai bambini; possiamo stimolare la loro creatività e voglia di giocare dando loro un enorme foglio da scarabocchiare con tutti i colori immaginabili, ma dobbiamo anche fornire loro una regola: non scrivere o macchiare il tavolo su cui si gioca. Sembrerà banale o troppo semplice, ma è davvero così che funziona anche per noi.
La mia personale ricetta parte dunque proprio da questo ingrediente, il gioco. Poi aggiungiamo una spruzzatina di “creare con la mente”, un pizzico di “creare con le mani” e mescoliamo il tutto con abbondante passione.
ECCO ALLORA ALCUNI SPUNTI SUI QUALI RIFLETTERE
Artigianalità e concetto del “100% fatto a mano”
È il momento giusto per enfatizzare l’artigianalità di questo meraviglioso lavoro: ogni volta che lavoriamo diamo vita ad un “pezzo unico” adattandolo in ogni piccola sfumatura, dettaglio ed esigenza del cliente. Riscopriamo quindi il piacere di comunicare a tutti i nostri amati clienti questo valore aggiunto e condividiamo con loro quella meticolosità, arte e passione con cui creiamo la loro “immagine”: li renderemo più felici e sicuri nella vita di tutti i giorni.
La caccia all’eccellenza
Vi proporrò un gioco, si chiamerà: la “caccia all’eccellenza”: dovremo trasformarci in piccoli “Indiana Jones” alla ricerca continua di tutti quei piccoli, semplici e fondamentali dettagli che danno vita a quel tesoro che è l’eccellenza. Organizzeremo un vero e proprio percorso per il salone e per chi lo anima e lo vive fatto a tappe per raggiungere il tesoro più importante e prezioso per ogni attività in qualsiasi settore: l’eccellenza.
Il salone: “home beauty home”
Esso è il tempio in cui accogliamo i nostri ospiti, fedeli e non. È la rappresentazione visiva di chi siamo, di che cosa facciamo, di come lo facciamo e, più in generale, del nostro gusto e stile. Nel bene o nel male, è il luogo dove passiamo la maggior parte del nostro tempo. Il salone è la nostra casa di bellezza, “home beauty home” ed è anche la nostra industria; è il nostro laboratorio creativo e artigianale ma è anche il luogo dove le persone scelgono di essere curate, coccolate, ascoltate e “trasformate”… in meglio!
MEC: Metodo, etica e competenza.
Tre lettere che insieme rappresentano un trinomio indispensabile sia per il successo dei saloni del presente e del futuro sia per l’identikit del parrucchiere ideale. Elaborare un proprio metodo di lavoro, semplice ed efficace, permetterà al salone di lavorare in sicurezza, tranquillità e con competenza, in tutti gli ambiti e reparti. Questo consentirà anche di controllare la qualità di tutti i servizi e semplificare la formazione interna di tutto lo staff. I clienti sono ogni giorno più competenti e preparati… ed io, parrucchiere? Lo sono? Sempre? Approfondiamo le nostre competenze, continuamente, mantenendo viva la curiosità su tutto quello che è novità, cambiamento e stimolo creativo. Lavorare eticamente, inoltre, è uno stile di vita. Fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi. Operate sempre nel massimo rispetto delle persone e dell’ambiente, scegliete con cura aziende in sintonia con la vostra visione etica, proponete il massimo al miglior rapporto qualità-prezzo…
Il marketing creativo
Una bella collezione di moda capelli sicuramente ci stimola a proporre più servizi aumentando così il nostro guadagno. Ma se vi associamo anche una bella comunicazione ricca di idee, servizi innovativi, menu benessere personalizzati, promozioni creative, proposte stagionali, ecc., ecco allora che i nostri guadagni potrebbero eticamente e velocemente decollare. Il marketing creativo non è altro che comunicazione coinvolgente a 360° per offrire nuove opportunità di bellezza e coccole al nostro amato cliente, per coinvolgerlo e fidelizzarlo.
Think Positive
È la prima cosa che desidera un cliente entrando nel salone: respirare positività! Significa entrare in un luogo dove ti sorridono, sempre e per tutto il tempo (e possibilmente non con un sorriso di circostanza), dove le persone sono pronte ad ascoltarti. Significa entrare in un luogo dove le persone non ti ribaltano addosso negatività e sono positivamente contagiose. Attivate ed attaccate il virus della felicità… si vive meglio, si lavora meglio, si condivide meglio e credetemi… si guadagna anche meglio.
Il passaparola del cliente-social
Tutti noi ci siamo accorti di come negli ultimi 5 anni le relazioni sociali, con la complicità di internet e social network, siano radicalmente mutate. Che sia meglio o peggio bisogna prendere atto del cambiamento e adattarsi a questa nuova “rete sociale”. Non lasciate che sia un’occasione perduta! Il cambiamento è già avvenuto, il cliente è sempre più social-dipendente…e allora perché non sfruttare questo “passaparola” (potentissimo e gratuito) per parlare di noi, del nostro lavoro e della nostra unicità?
Agite!
Ebbene, oggi ho studiato la lettera P ed ho imparato un “nuovo” termine: “procrastinare”. In parole povere diremmo “perdere tempo”. Gli esseri umani (sempre esclusi i presenti, ovviamente) sono dei campioni in questa disciplina: perdere tempo, rimandare, trovare scuse, generalmente sempre le solite, per non affrontare anche piccoli problemi o cambiamenti…Il solo pensare, purtroppo per noi, però, non ha mai dato vita a nessun cambiamento o rivoluzione. Stipuliamo con noi stessi un “Contratto di Cambiamento”… tra l’altro, qui il notaio non serve, basta crederci!
Ricordiamoci sempre che, quando il gioco si fa duro, i parrucchieri iniziano a giocare…A GIOCARE SERIAMENTE!
Cristiano Suzzi
Fonte: Rivista YOU