Sono una parrucchiera ,figlia di una parrucchiera degli anni ’60.
Come diceva il caro Vidal Sassoon, Parrucchieri si nasce…È un mestiere visto ancora con discriminazione, tanta gente ancora crede che parlare con un parrucchiere sia parlare con una persona priva di cultura, priva di conoscenza, con qualcuno che non ha avuto voglia di studiare oltre la terza media, o ancora prima, la quinta elementare.
Molti vedono i nostri saloni come punto di ritrovo per i pettegolezzi (…se vuoi sapere qualcosa, vai dal parrucchiere, li si sa tutto..), e non ,magari, come piccoli locali di scambio di idee… Tutto ciò, comunque, ha una base data dal passato, quando, effettivamente, i ragazzi e le ragazze di famiglia non facoltosa, finiti gli studi obbligati non potevano stare sulle spalle delle famiglie, anzi dovevano contribuire al mantenimento delle stesse, quindi andavano in cerca di lavoro. Appena fanciulli iniziavano a fare i “garzoni” nelle botteghe dei paesi o dei rioni, e i lavori più gettonati erano i barbieri, le parrucchiere, le sarte e i calzolai. Vidal Sassoon e Christian Dior, sono nati così, da soli, dal nulla, con le loro mani e le loro idee. Nell’arco delle evoluzioni, nonostante giudizi e pregiudizi la figura del parrucchiere si è affermata come presenza stabile e indispensabile nei mondi dei due sessi. ESSERE INDISPENSABILI….che gran cosa…. Siamo abituati ad entrare in contatto con perfetti estranei, creiamo rapporti che, nell’evolversi quasi naturale, diventano sottili legami, meritando fiducia e instaurando confidenza. Ogni volta che ci ritroviamo tra colleghi in riunioni o corsi d’aggiornamento, parlando della figura del parrucchiere, esce fuori la definizione di “psicologi” (per le nostre clienti).
La conoscenza delle nostre donne, nel corso del tempo, diventa così profonda, che riusciamo a percepire il loro stato d’animo appena aprono la porta per entrare nel nostro salone. Sappiamo esattamente come comportarci con loro per farle parlare, per parlare con loro di loro stesse, per farle uscire soddisfatte e magari sollevate, come se queste persone fossero sempre state nelle nostre vite. “Capire per sviluppare”, come i temi delle scuole superiori, capire la trama per poi analizzarla, svolgerla e concludere in bellezza…. Questo è il nostro lavoro, ogni giorno…
Quando entra una cliente tendiamo sempre a raffigurarla come noi vorremmo che lei esca dal nostro salone. Ma se è nuova???
1: Entra e il nostro primo, inconscio, spontaneo sguardo è diritto ai capelli… Immediato il giudizio…..( il 90% delle volte è OMMIODDIO che orrore!!!!).
2: Entra in moto il nostro cervello e già abbiamo scelto nuance di colore, se è il caso o meno di giocare con il decolorante, quanto il nostro lavoro influenzerà la sua struttura capillare e viceversa, un taglio risolutivo, pratico, bello, consono.. ottimo lavoro….NELLA NOSTRA TESTA. Tempo di analisi: lei ha appena chiuso la nostra porta e si sta accomodando.
3: Parliamo con lei, è la prima volta che viene, ci smonta tutto il nostro ottimo lavoro (classico!!!) ma non importa, la assecondiamo e lei esce soddisfatta, molto probabilmente tornerà e avremo modo di fare il nostro ottimo lavoro su di lei la prossima volta, o quella dopo ancora. Basta che lei sia contenta. Il legame con questa persona sarà profondo e duraturo nel tempo…….fin quando non saremo noi a sbagliare…allora il rapporto si incrinerà e bisognerà ricominciare tutto da capo, o si romperà e non sarà recuperabile… non così difficile che ciò possa accadere. La difficoltà di questi sottili ma profondi legami è mantenerli saldi, il rapporto parrucchiere-cliente è particolare, la cliente ci mette in mano, attraverso la sua bellezza, il suo apparire in pubblico, la sua vita sociale e sentimentale e per quanto lei possa dire che va tutto bene, un nostro sbaglio (e sappiamo perfettamente quando sbagliamo, anche se non lo ammettiamo con leggiadria) per piccolo che sia, compromette tutto nella sua testa, e nella nostra…
4: Un bel giorno, la cliente arriva raggiante in salone, ti prende da parte e ti dice: Claudia mi sposo…Urrà!!! Quale cosa più soddisfacente e perfetta e creativa e bellissima e……. di un’acconciatura da sposa?????? Il Top.
Con la consapevolezza che da adesso al fatidico SI, questa cliente-amica-fidanzata-futura-e-novella sposa proietterà quasi tutti i suoi pensieri/preoccupazioni su ogni tua creazione che la riguardi, che deve essere PERFETTA per Lui, per te, per la madre, per tutte le famiglie, per tutti gli invitati, per tutti i curiosi che assisteranno alla cerimonia, la risposta sarà si, affare fatto, SFIDA ACCETTATA. Perché SFIDA? Perché ogni singolo occhio che vedrà la sposa, sarà un giudizio per noi. In tutti gli incontri pre matrimoniali, il parrucchiere oltre allo svolgere il proprio lavoro, verrà messo al corrente di ogni singolo avvenimento nella vita della futura sposa, con richiesta di aiuto implicita e con l’aspettativa di trovare aiuto/conforto non solo per quanto riguarda “ trucco e parrucco” ma: GIUDIZIO sulla scelta del vestito,addobbi,invitati,location,viaggio di nozze,bomboniere,ricevimento,problemi con suocere,suoceri,cognate,cognati,fratelli,sorelle,prete e tutto il resto del mondo……….OK, IMPARARE A MISURARE LE PAROLE, CE LA PUOI FARE, LO FARAI…………..(sembra facile fare il parrucchiere!!!!). Tutto perfetto, doveri assolti e creatività soddisfatta con l’abilità e la certezza di poter fare e aver fatto un capolavoro, fiori al punto giusto che assolutamente non ci tradiranno mai quindi staranno li, esattamente in quel punto di quella meravigliosa acconciatura ,fino alla sera…. Ok, vieni via dalla casa della sposa, aspetti il taglio del nastro(perché devi vedere il tuo lavoro finito al completo)….respiri…. Rivedi la sposa dopo il viaggio di nozze, ti porta le foto, le guardi e analizzi il tuo lavoro: Ottimo lavoro,ma avrei potuto fare di meglio……….e giù con gli aggiornamenti (che NON CI REGALA NESSUNO!!!!) perché non ti senti ancora perfetta, perché non si finisce mai di imparare, perché soprattutto in questo momento storico non ci si può fermare, perché potresti essere sorpassata/sotterrata, perché c’è sempre qualcuno migliore di te e in realtà sei tu a dover essere il migliore………. E non stare al passo con i tempi significa fallire in partenza in un mondo che prova ogni giorno a farti fallire……..e se ci si ferma, non si arriverà mai da nessuna parte……….(Ancora facile fare il parrucchiere????) E così, quell’unico soldo che ti sei permesso di “mettere via”, sarà rigorosamente re-investito nella tua persona, nelle tue mani, nel tuo mestiere, nel tuo piccolo ma delizioso salone, perché per noi semplici artigiani è fondamentale contare solo sulle nostre forze, sulla nostra arte, ed è motivo di estremo orgoglio, estrema autostima senza la quale non vivremmo.
Poi, se hai la terza media, la quinta elementare, il diploma o la laurea, Parrucchiere si nasce, l’arte è nelle nostre mani.
Claudia Orlando