E’ arrivata nei giorni scorsi una sentenza alquanto unica e che ha dell’incredibile: il tribunale di Bari ha stabilito un rimborso di ben 46.000 € ad un parrucchiere 63enne ammalatosi di tumore per l’utilizzo prolungato e l’esposizione a materiali cancerogeni presenti nelle tinture per capelli.
I magistrati civili hanno infatti sancito che nelle tinture Wella Koleston secondo quanto dedotto dalle analisi tossicologiche sarebbero presenti delle sostanze cancerogene quali toulene e benzene.
Il tempo scrive:
Tinte per capelli cancerogene: c’è la sentenza
„L’Agenzia per le sostanze tossiche e registro delle malattie, come riportato in consulenza dai periti del giudice, ritiene che il«benzene è irritante per la pelle, gli occhi e il tratto respiratorio; causa depressione del sistema nervoso centrale e aritmia nelle persone esposte per lungo termine. Esposizioni più lunghe possono causare anemia, alterazione del sistema immunitario e leucemia. Tale molecola non deve essere presente nei cosmetici». Il toluene, invece, risulta «nocivo per inalazione e per contatto con la pelle». Le sostanze, inoltre, «risultano da tempo limitate nei paesi della Comunità europea da specifiche normative di legge», in forza «delle accertate proprietà cancerogene nei confronti dell’uomo».“
La multinazionale, pilastro delle coiffeure mondiale, ci tiene a sottolineare che la sentenza risulta sbagliata nelle fondamenta ed ha preannunciato il ricorso in appello.
Come andrà a finire?