Come posizionarsi sul mercato
Offrendo servizi di pari qualità, uno staff preparato, un ambiente ordinato, vi siete mai chiesti perchè alcuni saloni lavorano più degli altri? Come mai alcuni hanno la fila dietro la porta ed altri non riescono ad emergere, nonostante il livello tecnico/stilistico della squadra sia molto elevato? La verità è che le persone tendono ad andare in certi luoghi per determinati motivi.
Ecco un esempio:
Pensate i negozi H&M. Che cosa viene in mente? Se siete alla ricerca di un pubblico tra i 13 ei 26 anni, li troverete presso H&M. Questo non è un caso. Le persone che hanno progettato questa catena di successo lo hanno fatto volutamente fornendo i loro negozi, progettando la loro pubblicità e insegne, sviluppando i loro cataloghi e gli eventi sponsorizzati facendo appello a questa fascia di età. Ora provate a pensare a un rivenditore come La Rinascente. Storia diversa. Lì la merce fa appello ad un acquirente più maturo. Un Cliente della Rinascente non sarebbe mai stato catturato morto in H&M (a meno che di shopping per i suoi figli) e viceversa.
Questi rivenditori si sono posizionati per due diversi tipi di clienti per un motivo. In questo modo, sono in grado di concentrare le loro risorse. Perché sanno che se si tenta di offrire qualcosa per tutti, molto spesso si finisce con niente per nessuno.
Se non avete posizionato coscientemente il vostro salone in un modo simile, considerate quanto segue:
Chi sono i vostri clienti tipici? Sono soprattutto giovani e dinamici o più anziani e più sofisticati?
Dove si trova il vostro salone? In centro della città o in una comunità periferica di alto livello?
Qual è la vostra reputazione sul mercato? Che torna e chi no? Chi parla di voi ai propri amici?
Descrivi la tua “cultura”. Lo staff è giovane e alla moda o lucido e chic?
Che tipo di immagine trasmettono le aziende di prodotto con cui lavorate? Sono funky e divertenti o silenziose ed eleganti?
Una volta fatta questa auto-valutazione, diventerà molto evidente dove si dovrebbe indirizzare il target del vostro business. Quindi, sarà possibile adottare misure per consolidare la vostra posizione.
Ad esempio, se si determina che la vostra clientela è prevalentemente giovane e di tendenza, concentrate la pubblicità sul web, su facebook, nelle scuole, negli atenei universitari, e negli eventi di vita notturna. Se non siete sicuri dei loro di quale siano i mezzi preferiti chiedete loro quali utilizzano.
Osservate il vostro arredamento e la vostra immagine. Assicuratevi che sia coerente con il gusto dei vostri clienti. Se lavorate con delle donne in carriera stressate, per esempio, assicuratevi che l’ambiente sia tranquillo e rilassante, non stridente o rumoroso.
Continuate attraverso la vostra check-list. Brochure informative, lisitini prezzi, promozioni in salone, immagine personale: tutti devono essere in sintonia con il messaggio che si sta inviando. Che voi siate classici o rock and roll, soprattutto, mantenete l’aspetto estetico in maniera coerente. Se ci riuscerete, il vostro salone sarà più pieno di clienti che vi posti vacanti !
Un suggerimento per iniziare a raccogliere questi dati? Sottoponete i vostri clienti ad un questionario di customer satisfaction per ricavare quante più informazioni possibili da essi: ognuna sarà una preziosa per aiutarvi ad attaccare il mercato.
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”
Albert Einstein